Il progetto sperimentale di Enea, in collaborazione con Anas, prevede un sistema di pesatura in tempo reale e la possibilità di fermare o deviare il mezzo perché non sovraccarichi le infrastrutture.
Tir e camion pesati in tempo reale e, se necessario, fermati o deviati su altri percorsi per non sovraccaricare ponti e viadotti della rete stradale e autostradale. Tra pochi anni si potrà fare in tutta Italia se il progetto Sentinel, appena partito, darà i risultati sperati. Perché una tecnologia di questo tipo potrebbe salvare vite. Anche quella di Claudio Bertini, schiacciato da un cavalcavia che non ha retto al passaggio di un mezzo pesante, due anni fa vicino a Lecco.
Sentinel è il frutto di una collaborazione tra Enea (capofila) e Anas, con Takius Srl e Consorzio Train. Il progetto sperimentale è partito a fine novembre e durerà 30 mesi. Più o meno a metà del cammino si passerà dalla teoria alla pratica, con un primo sensore-pilota che verrà installato sulla A2 Salerno-Reggio Calabria in un punto ancora da stabilire (molto probabilmente un viadotto).
Una volta a regime il sistema si comporrà di sensori che si troveranno sotto al manto stradale e dialogheranno con gli attuali sistemi di monitoraggio del traffico, ad esempio Vergilius, già presente sulla Salerno-Reggio Calabria. Ma in futuro potranno integrarsi al sistema di smart road cui Anas sta già lavorando da tempo.
I sensori verranno posizionati a monte dei ponti e dei viadotti monitorati. “Nel momento in cui un mezzo pesante supera un certo carico, considerato eccessivo per l’infrastruttura cui si sta avvicinando, il sistema lo segnalerà in tempo reale e si potrà decidere se fermarlo o se indirizzarlo verso una via alternativa”, spiega Piero De Fazio, ricercatore Enea e responsabile del progetto Sentinel.
“Il sistema sarà in grado di calcolare il peso del pezzo a prescindere dalla sua velocità. In particolare, il sensore calcolerà la deformazione dell’asfalto e tradurrà questa analisi in una pesatura” continua De Fazio.
Ma in base a cosa un autoarticolato verrà valutato pericoloso o innocuo per un viadotto? “Ogni infrastruttura ha la capacità di sopportare un certo carico ed è “armata” di conseguenza. Questo valore viene individuato in fase di progettazione. Con il tempo, però, i materiali si degradano e anche il limite di carico diminuisce - spiega il ricercatore di Enea - 100 anni si pensava che il calcestruzzo avesse una vita di circa un secolo. In molti casi questo lasso di tempo è passato”.
Oltre ad essere vitale a prescindere, conoscere lo stato di ponti e viadotti è parte integrante del progetto Sentinel.
Dopo la tragedia del Ponte Morandi l’attenzione su ponti e viadotti - spesso pluridecennali - è oggi molto alta, ma già da prima dello scorso agosto c’è chi ha iniziato a lavorarci. Dal 2017 Anas ha revisionato l’intero sistema di monitoraggio e ha introdotto l’uso di sensori, tecnologie satellitari e applicazioni per tenere d’occhio lo stato di degrado delle opere.
Solo sulla rete Anas passano ogni anno circa 30.000 trasporti eccezionali, che vengono gestiti “attraverso un sistema informatizzato con l’impiego di app dedicate che, tramite la geolocalizzazione, consente il monitoraggio dei trasporti eccezionali da parte delle Sale Operative Compartimentali Anas e permette l’individuazione dei percorsi maggiormente interessati dai transiti eccezionali” spiega la società in una nota. “La pesatura dinamica - continua Anas - rappresenta un’importante ulteriore azione di controllo dei mezzi pesanti in funzione di una maggiore sicurezza della rete”.
Fonte articolo da: repubblica.it
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